Pensioni - Ecco chi potrà utilizzare l'APe volontario [Guida]
La misura in forma sperimentale decollerà dal 1° maggio 2017 ed interesserà i lavoratori con almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi. Dopo il 2018 potrà essere prorogata sulla base dei risultati della sperimentazione.
 
APE Volontario
Il dizionario di PensioniOggi.it

L'Ape volontario, tecnicamente denominato anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sarà lo strumento attraverso il quale nel 2017 sarà resa più flessibile l'età pensionabile facendo ricorso al sistema bancario. Contenuto nella legge di bilancio per il 2017 (art. 1, co. 164 e ss. della legge 232/2016) l'APe volontario decollerà il prossimo 1° maggio 2017 ed interesserà tutti i lavoratori iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria, le forme ad essa sostitutive od esclusive (dunque sia i lavoratori dipendenti del settore privato, sia gli autonomi, gli iscritti alla gestione separata nonchè i lavoratori del pubblico impiego in possesso di 63 anni di età, 20 anni di contributi e che si trovino a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio (qui ulteriori dettagli sugli effetti di quest'ultimo paletto). Restano esclusi gli assicurati presso le casse libero professionali.
Sarà richiesta tuttavia una ulteriore condizione: la pensione futura, cioè attesa al raggiungimento degli ordinari requisiti anagrafici di vecchiaia, risulti non inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo inps (cioè circa 702,65 euro al mese) al netto della rata di ammortamento corrispondente all'APE richiesta.  
L’elemento distintivo fondamentale rispetto alle tradizionali proposte elaborate nei mesi scorsi dal Parlamento e dall'Inps consiste nel fatto che l'operazione consiste in un prestito bancario, garantito da un'assicurazione privata contro il rischio premorienza che, una volta raggiunti i requisiti per la normale uscita di vecchiaia, il lavoratore -pensionato comincerà mese per mese a ripagare tramite trattenute alla fonte sulla sua pensione operate direttamente dall’INPS. Per i successivi venti anni. Come l'Ape agevolato il progetto avrà natura sperimentale: durerà sino al 31 dicembre 2018 e poi potrà essere rinnovato sulla base dei risultati della sperimentazione. E' prevista anche una durata minima del prestito pari ad almeno sei mesi.
Come si accede all'Anticipo Volontario  L'interessato dovrà prima di tutto farsi certificare dall'Inps il possesso dei requisiti sopra individuati per avere diritto all’APE. L'istituto nella certificazione indicherà anche l’importo minimo e l’importo massimo dell’APE ottenibile, cifra che potrà essere scelta dal lavoratore sulla base delle proprie specifiche esigenze: la forchetta sarà fissata da un successivo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri atteso entro la prima parte del 2017 (si potrà chiedere verosimilmente una cifra massima tra l'85% ed il 95% della pensione netta futura a seconda degli anni di anticipo richiesti). A questo punto il lavoratore potrà presentare domanda per accedere all'APE producendo, contestualmente, domanda diretta ad ottenere la pensione di vecchiaia da liquidarsi al raggiungimento dei requisiti anagrafici previsti dalla normativa vigente. La domanda di APE e quella di pensione non saranno revocabili, salvo il diritto di recesso da esercitarsi nei termini previsti dalla legge in materia creditizia e bancaria e dal codice del consumo.  
Nella domanda il richiedente indicherà sia il finanziatore che erogherà il prestito sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. I finanziatori e le imprese assicurative saranno scelti dal lavoratore tra quelli che aderiranno agli accordi-quadro da stipularsi, successivamente all’entrata in vigore del citato Decreto della Presidenza del Consiglio, tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ed altre imprese assicurative primarie.
L’Istituto finanziatore trasmetterà quindi all’Inps il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In quest’ultimo caso la domanda di pensione e di APE decadranno e resteranno priva di effetti; in caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile al richiedente in modalità telematica il lavoratore avrà 14 giorni per esercitare il diritto di recesso nel qual caso la domanda decadrà e resterà priva di effetti. Se il contratto viene perfezionato il prestito decorre entro i 30 giorni successivi ed il lavoratore inizierà a percepire la somma per 12 mesi l'anno sino al raggiungimento dell'età di vecchiaia (di regola 66 anni e 7 mesi). Le somme erogate tramite l'APE volontario non costituiranno reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.