Permessi Legge 104, valgono per la pensione?
fonte:legge per tutti Noemi Secci
Permessi per l’assistenza di familiari disabili e congedo straordinario, sono coperti dai contributi figurativi?
Ho preso i permessi Legge 104 per assistere mia madre invalida: mi hanno detto, però, che i 3 giorni e mezzo di permesso non valgono per la pensione. È vero?
Le assenze retribuite per assistere familiari con handicap grave, conosciute genericamente col nome di permessi Legge 104, sono coperti dai contributi figurativi, quindi sono dei periodi validi per la pensione, in quanto si tratta di assenze tutelate dalla legge.
I contributi figurativi, difatti, anche se non sono versati dal datore di lavoro, sono direttamente accreditati dall’Inps e si sommano agli altri contributi utili al diritto e alla misura della pensione.
Contributi figurativi: come si accreditano
In pratica, la contribuzione figurativa è una “copertura fittizia” di alcune assenze meritevoli, secondo il nostro ordinamento, di una particolare tutela: in alcuni casi, però, l’accredito dei contributi avviene d’ufficio, in altri, come ad esempio nel caso dei permessi Legge 104, avviene su domanda del lavoratore.
Nel caso in cui l’accredito avvenga a domanda, il lavoratore può scegliere anche di non avvalersi della contribuzione figurativa, in quanto, in alcuni casi, potrebbe risultare pregiudizievole abbassando la retribuzione pensionabile.
Contributi figurativi: come si calcolano
L’importo degli accrediti figurativi, a tal proposito, è determinato sulla media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nell’anno solare in corso. Se nell’anno solare non risultano retribuzioni effettive, la retribuzione di riferimento è quella percepita nell’anno solare immediatamente precedente.
Contributi figurativi: limiti
In generale, la normativa non prevede limiti massimi per i periodi accreditabili a titolo di contribuzione figurativa. Tuttavia, per i lavoratori senza contributi alla data del 31 dicembre 1992 [Art. 15 Dlgs 503/1992.], ai soli fini del diritto alla pensione di anzianità (oggi pensione anticipata), i periodi figurativi computabili non possono superare complessivamente 5 anni. Altre limitazioni temporali per l’accredito possono essere previste in determinati eventi che danno luogo all’accredito ei contributi figurativi.
Contributi figurativi: assenza per assistenza di persone con handicap grave
Tornando ai contributi figurativi riconosciuti per le assenze effettuate per assistere disabili gravi, questi sono concessi, nel dettaglio, nei seguenti casi:
- prolungamento del congedo parentale (o astensione facoltativa);
- permessi giornalieri retribuiti (due ore) concessi alla madre o al padre in alternativa al prolungamento dell’astensione facoltativa;
- permessi retribuiti (fino ad un massimo di tre giorni mensili) per i familiari; trattandosi di singole giornate di riposo, la contribuzione figurativa è attribuita in quota integrativa e non incide sul numero di contributi settimanali spettanti all’interessato;
- congedo straordinario fino a due anni per i genitori, il coniuge, o i fratelli e le sorelle di portatori di handicap : in questo caso il congedo è coperto da contributi figurativi per un importo annuo massimo complessivo, pari, per il 2017, a 47.445,82 euro.
L’accredito figurativo avviene secondo le regole ordinarie per i permessi mensili e per il prolungamento dell’astensione facoltativa, mentre è calcolato in misura ridotta per i permessi giornalieri e per il congedo straordinario.
Va chiarito, comunque, che i contributi figurativi accreditati per periodi di congedo straordinario sono utili ai fini del diritto e della misura delle pensioni, compresa la pensione anticipata. Inolte, l’accredito figurativo dei contributi per i permessi Legge 104 vale anche per il convivente non coniugato.