Pensione con opzione donna: cos'è e come vi si accede
Fonte:studio cataldi di Valeria Zeppilli
L'opzione donna è un regime sperimentale che permette di accedere alla pensione di anzianità con requisiti anagrafici più favorevoli
 Cos'è l'opzione donna  Donne interessate  Requisiti per accedere all'opzione donna  Da quando decorre l'opzione donna  Come presentare la domanda  Conseguenze dell'opzione donna
Cos'è l'opzione donna
L'opzione donna, o più correttamente “regime sperimentale donna”, è un regime in forza del quale le lavoratrici di sesso femminile possono acquistare il diritto alla pensione di anzianità in presenza di requisiti anagrafici che sono più favorevoli rispetto a quelli che sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2008 in poi.
I requisiti richiesti, tuttavia, devono essere maturati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2015; proprio per tale ragione si tratta di un regime sperimentale.
Donne interessate
Nel dettaglio, le categorie di lavoratrici che possono accedere all'opzione donna sono due. In particolare si tratta:
- delle lavoratrici dipendenti o autonome che al 31 dicembre 1995 avevano un'anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni e che non hanno maturato altrimenti il diritto alla pensione di anzianità;
- delle lavoratrici dipendenti o autonome che al 31 dicembre 1995 avevano un'anzianità contributiva inferiore a 18 anni e che non hanno scelto la liquidazione della pensione con le sole regole del sistema contributivo.
Requisiti per accedere all'opzione donna
Posti questi presupposti, il diritto ad accedere alla pensione di anzianità ricorrendo all'opzione donna è subordinato al possesso di determinati requisiti.
In particolare possono beneficiare del regime le lavoratrici che al 31 dicembre 2015 abbiano maturato:
- almeno 35 anni di anzianità assicurativa e contributiva (che si abbassano a 34 anni, 11 mesi e 16 giorni per le gestioni esclusive dell'Assicurazione Generale Obbligatoria)
- almeno 57 anni e 3 mesi di età se si tratta di lavoratrici dipendenti o 58 anni e 3 mesi di età se si tratta di lavoratrici autonome.
Con la legge di bilancio 2017, poi, la possibilità di accedere all'opzione donna è stata estesa retroattivamente anche alle lavoratrici dipendenti che al 31 dicembre 2015 avevano compiuto 57 anni e alle lavoratrici autonome che al 31 dicembre 2015 avevano compiuto 58 anni, purché le stesse, alla medesima data, non erano in possesso dei tre mesi ulteriori richiesti in forza dell'incremento alla speranza di vita e applicati a partire dal 1° marzo 2013 (v. art. 1, co. 222).
Va comunque precisato che, in forza del principio della cristallizzazione del diritto a pensione, l'opzione donna è possibile anche per tutte le lavoratrici che, pur avendo maturato i requisiti per potervi accedere in tempo utile, presentino la loro domanda di accesso al regime sperimentale successivamente al 31 dicembre 2015 (data fissata per la scadenza del beneficio), quindi ad esempio nel 2016, nel 2017 o nel 2018.
Da quando decorre l'opzione donna
Le lavoratrici che hanno i requisiti per poter accedere all'opzione donna ricevono la pensione di anzianità a partire dai 12 o dai 18 mesi successivi alla data di maturazione degli stessi, a seconda che si tratti di dipendenti o di autonome.
Per le lavoratrici dipendenti che sono nate negli ultimi tre mesi del 1958 e per le lavoratrici autonome che sono nate negli ultimi tre mesi del 1957, poi, è prevista un'attesa di ulteriori quattro mesi, connessi agli incrementi della speranza di vita del 2016.
Come presentare la domanda
La domanda per accedere alla pensione mediante l'opzione donna va rivolta all'Inps.
Essa può essere presentata o attraverso i servizi online dell'Istituto dedicati ai cittadini o avvalendosi degli altri canali canali classici per presentare le istanze all'Inps, vale a dire:
- il Contact Center raggiungibile al numero 803164 gratuitamente da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile;
- i servizi telematici messi a disposizione dagli enti di patronato e dagli intermediari dell'Inps.
Conseguenze dell'opzione donna
Resta da dure che le lavoratrici che ottengono il diritto ad andare in pensione con l'opzione donna devono, innanzitutto, cessare ogni attività di lavoro dipendente dal momento in cui il trattamento inizia a decorrere.
Inoltre, devono accettare la liquidazione integrale della pensione mediante il calcolo contributivo.