Calcola Quando si Va in Pensione

Controlla con PensioniOggi.it la prima data utile per andare in pensione dopo le ultime novità contenute nella legge di bilancio.  

Dal 1° gennaio 2018 continuano a mutare le regole per andare in pensione per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria. A seguito dell'ultimo scatto previsto dalla Legge Fornero sia i lavoratori che le lavoratrici del settore pubblico e privato potranno conseguire nel 2018 la pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi di età unitamente a 20 anni di contributi mentre il requisito contributivo per uscire con la pensione anticipata resta pari a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e a 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Nelle ultime settimane è giunta inoltre la conferma dell'entità del prossimo adeguamento alla speranza di vita in programma dal 1° gennaio 2019 pari ad ulteriori cinque mesi. Dal 2019, pertanto, l'età pensionabile schizzerà a 67 anni per tutti (uomini e donne) e quella per la pensione anticipata a 43 anni e 3 mesi (42 anni e 3 mesi le donne). Da tale adeguamento saranno dispensati, per effetto della recente legge di bilancio 2018, le 15 categorie degli addetti ai cd. lavori gravosi, gli usuranti e i notturni a condizione di aver maturato un minimo di 30 anni di contributi e di non essere titolari dell'Ape sociale al momento del pensionamento. 

Anche nel 2018 restano in vigore i due strumenti per anticipare il ritiro dal lavoro introdotti nel 2017 per i soggetti in condizione di difficoltà. Più nello specifico i disoccupati, gli invalidi almeno al 74%, i soggetti che assistono familiari con invalidità, gli addetti a mansioni gravose (che dal 1° gennaio 2018 diventano 15 categorie dalle precedenti undici) possono conseguire l'Ape sociale dall'età di 63 anni a condizione di avere un minimo di 30 o 36 anni di contributi, o in alternativa, uscire a 41 anni di contributi, a prescindere dall'età anagrafica, se hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età. 

Resta ancora da attuare, invece, alla data in cui si scrive, l'APE volontario rivolto alla generalità dei lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, nonchè degli autonomi che consente di uscire in anticipo attraverso un prestito concesso dalle banche da restituire a rate per i successivi 20 anni una volta conseguita la pensione di vecchiaia. La misura dovrebbe decollare nella prima parte del 2018. 

Si rammenta inoltre che dal 1° febbraio 2017 è stato ampliato il cumulo dei periodi assicurativi, un istituto particolarmente utile perchè consente di mettere assieme tutta la contribuzione sparsa cioè accreditata presso diverso gestioni delle previdenza obbligatoria (tra cui anche le casse professionali) al fine di raggiungere i requisiti contributivi per la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata senza dover pagare alcun onere. 

Per tenere sotto controllo tutte queste novità PensioniOggi.it ha messo a disposizione un tool per aiutare rapidamente i lettori a comprendere la prima data utile per andare in pensione: il programma consente di verificare rapidamente la piu' vicina data di pensionamento (vecchiaia o anticipata) tenendo conto dell'ultimo scenario demografico elaborato dall'Istat (anno 2016). Chi deve avere un'idea, invece, sull'importo della pensione lo può fare tramite questo specifico strumento.

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