Nuova visita fiscale, controlli a ripetizione nei weekend - Escluso EPE
FONTE:LEGGE PER TUTTI L’AUTORE: Noemi Secci
Riforma della visita fiscale: controlli ripetuti per chi si assenta a ridosso del fine settimana, nuove fasce di reperibilità.
Guerra senza sconti ai “furbetti”, con controlli ripetuti durante il weekend per chi si assenta per malattia a ridosso del fine settimana: è quanto previsto dalla riforma Madia [1] in materia di visita fiscale, la cui finalità è diminuire i costi per le pubbliche amministrazioni e assicurare dei controlli più efficaci per le assenze per malattia.
In particolare, dal 1° settembre la stretta sugli assenteisti è destinata a crescere: partirà, difatti, un polo unico per le visite fiscali, che comporterà l’attribuzione all’Inps della competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo dei dipendenti sia privati che pubblici. Il polo unico comporterà anche l’unificazione delle fasce di reperibilità per la visita fiscale, che attualmente sono diverse per i lavoratori pubblici e del settore privato, ed una definizione unitaria e più efficace delle modalità dei controlli sanitari. Inoltre, saranno riorganizzati i rapporti tra l’Inps e i medici fiscali con apposite convenzioni.
Ma procediamo per ordine e vediamo che cosa cambierà nella disciplina delle assenze per malattia e della visita fiscale [2].
Indice
1 Visite fiscali ripetute nei fine settimana 2 Visita fiscale dal primo giorno di malattia 3 Nuove fasce orarie di reperibilità 4 Quali sono i dipendenti interessati dalla riforma della visita fiscale 5 Richiesta della visita fiscale 6 Assenza del lavoratore alla visita fiscale 7 Cambio domicilio per la visita fiscale 8 Visita fiscale per infortunio o malattia professionale
Visite fiscali ripetute nei fine settimana
Chi si assenterà per malattia a ridosso di un weekend potrà ricevere più visite fiscali. Aver già ricevuto una visita fiscale, quindi, non “salverà” il lavoratore da un nuovo controllo del medico dell’Inps. Addirittura, l’Inps potrà inviare controlli sanitari tutti i giorni, anche durante le giornate festive e di riposo: questo, grazie all’istituzione del nuovo Polo unico per le visite fiscali, che permetterà di condurre le verifiche sulle assenze per malattia in modo sistematico e ripetitivo.
L’introduzione delle visite a ripetizione nei weekend, o durante i ponti, è finalizzata a disincentivare le assenze “strategiche” di coloro che fanno affidamento sull’esenzione da ulteriori controlli dopo la prima visita fiscale.
Visita fiscale dal primo giorno di malattia
Nel caso in cui l’assenza per malattia avvenga in una giornata antecedente o successiva a un giorno festivo o non lavorativo, la visita fiscale scatterà sin dal primo giorno, come già avviene per i dipendenti pubblici.
Nuove fasce orarie di reperibilità
Per quanto riguarda le fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale, la riforma prevede la loro unificazione. Attualmente, il lavoratore assente per malattia deve farsi trovare al proprio domicilio per la visita del medico fiscale nei seguenti orari, 7 giorni su 7:
dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 se dipendente del settore privato; dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 se dipendente pubblico.
I nuovi orari della fascia di reperibilità unificata devono essere ancora stabiliti con un apposito decreto attuativo. Non si conoscono ancora le nuove fasce orarie ma, dalle indiscrezioni filtrate sinora, pare che per i dipendenti pubblici le finestre non saranno accorciate.
Quali sono i dipendenti interessati dalla riforma della visita fiscale
Sono interessati dalla riforma in materia di visita fiscale tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ad esclusione del personale delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Nello specifico, per personale delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato si intendono:
Forze armate: Esercito, Marina militare, Aeronautica militare; Corpi di polizia ad ordinamento militare: Guardia di Finanza e Carabinieri; Corpi di polizia ad ordinamento civile: Polizia dello Stato e Polizia Penitenziaria; Corpo nazionale dei vigile del fuoco, escluso il personale volontario.
Restano inoltre esclusi dalla applicazione della normativa gli enti pubblici economici, gli enti morali, le aziende speciali.
I lavoratori del settore privato non sono considerati interessati dalla riforma, in quanto la competenza relativa ai controlli sanitari della categoria è già in capo all’Inps. I dipendenti privati saranno comunque interessati dall’unificazione delle fasce orarie della visita fiscale.
Richiesta della visita fiscale
Le visite fiscali potranno essere sia richieste dall’amministrazione/datore di lavoro, sia essere disposte d’ufficio: a tal fine, sarà preventivamente programmato un determinato numero di visite d’ufficio e saranno razionalizzati gli incarichi da assegnare ai medici fiscali.
Se la visita fiscale sarà richiesta dall’amministrazione, questa potrà scegliere se inviare soltanto il controllo domiciliare o richiedere anche la successiva visita ambulatoriale in caso di assenza del lavoratore.
Effettuata la visita medica di controllo, l’Inps metterà a disposizione l’esito del verbale tramite la propria piattaforma.
Assenza del lavoratore alla visita fiscale
Nel caso in cui il dipendente pubblico debba assentarsi dal proprio domicilio (ad esempio per sottoporsi a una visita specialistica), sarà tenuto (come avviene attualmente) ad avvisare unicamente la propria amministrazione, la quale successivamente provvederà ad avvisare l’Inps.
L’amministrazione, per la comunicazione di eventuali assenze per esami specialistici dei propri lavoratori in malattia, dovrà utilizzare la modalità attualmente in uso per le comunicazioni, da parte dei lavoratori aventi diritto alla tutela previdenziale Inps, dei cambi di reperibilità [3].
Ad ogni modo, il medico fiscale dovrà limitarsi a valutare, nella visita domiciliare o ambulatoriale, l’effettiva esistenza della malattia e la correttezza della prognosi. L’esame e la valutazione dell’assenza del lavoratore dal proprio domicilio non rientra tra le competenze del medico o dell’Inps.
Cambio domicilio per la visita fiscale
Per i casi in cui il lavoratore abbia necessità di cambiare domicilio in corso di prognosi, le regole da seguire saranno differenti dalle attuali: in particolare, saranno stabilite da un apposito decreto, che dovrà regolamentare anche l’armonizzazione delle fasce di reperibilità e le modalità per lo svolgimento delle visite mediche di controllo.
Visita fiscale per infortunio o malattia professionale
Per quanto riguarda le visite per l’accertamento dello stato di malattia professionale e delle conseguenze di un infortunio sul lavoro, queste resteranno di competenza dell’Inail. Nessuna visita fiscale potrà dunque essere disposta dall’Inps in questi casi, nonostante l’istituzione del polo unico per le visite fiscali.
note
[1] D.lgs. 75/2017
[2] Inps mess. 3265/2017.
[3] Mess. Hermes n.7817/2014.