Infortunio Inail: come funziona
Fonte: https://www.laleggepertutti.it L’AUTORE: Chiara Arroi
Ti sei fatto male mentre stavi lavorando? Ecco cosa dovete fare tu e il tuo capo per gestire un infortunio sul lavoro
Lavoriamo per gran parte della nostra giornata e in molti casi svolgiamo lavori pesanti, meccanici, manovali e alcune volte anche rischiosi. Spesso gli infortuni sul lavoro capitano per mancanza di condizioni sufficienti di sicurezza e prevenzione, che portano a entrare in contatto con sostanze molto rischiose per la salute oppure con pericolose cadute. In tanti modi possiamo farci male mentre lavoriamo, ecco perché è bene capire quando possiamo trovarci di fronte a casi di infortunio sul lavoro, e quindi mettere in moto la procedura che ci porta a essere coperti dall’assicurazione Inail. Vediamo allora le regole relative ai casi di infortuni sul lavoro. Quali obblighi abbiamo noi e quali obblighi hanno i nostri datori di lavoro e, soprattutto, analizziamo l’infortunio Inail: come funziona.
Indice
1 Infortunio sul lavoro: quando avviene? 2 Assicurazione Inail: quali lavoratori copre? 3 Assicurazione Inail: è obbligatoria? 4 Assicurazione Inail: chi la paga? 5 Infortunio Inail: come funziona? o 5.1 Comunicazione al datore di lavoro o 5.2 Denuncia del datore di lavoro o 5.3 La visita medica 6 Chi mi copre in caso di infortunio Inail? 7 Se l’infortunio causa un danno permanente chi mi indennizza? 8 Infortunio lungo il tragitto casa-lavoro: è coperto dall’Inail? 9 Infortunio sul lavoro: quando non spetta il risarcimento?
Infortunio sul lavoro: quando avviene?
Mentre siamo sul nostro posto di lavoro, impegnati nelle nostre mansioni, purtroppo abbiamo un brusco incidente: cadiamo, sbattiamo la testa, ci rompiamo un braccio, inaliamo sostanze pericolose che ci fanno sentire male. Qualsiasi cosa possa definirsi una causa violenta, a seguito della quale subiamo una lesione, con conseguente assenza da lavoro permanente o temporanea, può rientrare nell’ambito dell’infortunio sul lavoro.
È la legge a stabilirlo [1] in questi termini, aggiungendo un particolare importante: per considerarsi infortunio sul lavoro, questa causa violenta deve causare un’assenza lavorativa superiore a tre giorni.
Quando si può dire che in un incidente corrisponde a infortunio sul lavoro?
Innanzitutto quando è presente un evento traumatico per il lavoratore quando questo violento incidente causa una lesione temporanea o permanente quando l’evento traumatico e la lesione che ne deriva sono direttamente collegati allo svolgimento delle proprie mansioni lavorative quando la lesione causa un’assenza da lavoro superiore a tre giorni
Per tutelare i lavoratori da questi incidenti, la stessa legge ha introdotto un’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e ha incaricato l’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) di gestire tutta la materia.
L’assicurazione Inail tutela i lavoratori contro i danni fisici ed economici derivanti da infortuni sul lavoro, coprendo l’assistenza sanitaria e i costi per le prestazioni, le visite, gli esami clinici e diagnostici e l’acquisto di macchinari e attrezzature.
Assicurazione Inail: quali lavoratori copre?
L’assicurazione Inail contro gli infortuni copre i danni a cui possono andare incontro diverse categorie di lavoratori:
i dipendenti gli artigiani gli apprendisti i lavoratori autonomi dell’agricoltura i dipendenti che lavorano al computer e registratore di cassa i soci di società e cooperative che svolgono lavori manuali gli agenti di commercio insegnanti, istruttori, alunni, tecnici di laboratorio gli sportivi professionisti dipendenti i medici esposti a raggi x i lavoratori parasubordinati che svolgono collaborazioni continuative
E più in particolare, questa assicurazione copre queste tipologie di lavoratori nello svolgimento di mansioni legate ad attività particolarmente rischiose, connesse all’uso di macchinari e attrezzature o anche senza l’uso di macchinari, ma comunque con elevato grado di pericolosità.
Oltre a tutelare il lavoratore, la polizza obbligatoria Inail protegge anche il datore di lavoro, perché lo esonera dalla responsabilità civile connessa agli infortuni del proprio dipendente, a meno che non si renda colpevole di mancanze dal punto di vista della prevenzione, dell’igiene e della sicurezza sul lavoro. In tal caso sarà comunque chiamato a rispondere penalmente o civilmente delle proprie inadempienze.
Assicurazione Inail: è obbligatoria?
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è decisamente obbligatoria. Le categorie di lavoratori elencate sopra non possono essere impiegate in un posto di lavoro senza che gli venga aperta questa polizza. Ogni lavoratore deve esserne coperto.
Assicurazione Inail: chi la paga?
A pagare l’assicurazione Inail è il datore di lavoro, chiamato a versare all’Inail stessa la propria quota sulla base di tabelle dei premi, suddivise per diverse categorie di lavoro: artigianato, industria, terziario, altre attività.
Infortunio Inail: come funziona?
Andiamo a fondo alla questione e capiamo cosa succede in concreto quando ci infortuniamo sul lavoro: come dobbiamo comportarci noi lavoratori, cosa deve fare il nostro capo, chi copre le spese e tutte le procedure del caso. Vediamo come funziona l’infortunio Inail.
Comunicazione al datore di lavoro
Proprio mentre stiamo lavorando cadiamo e ci facciamo davvero male. La primissima cosa che dobbiamo fare è avvisare subito il nostro datore di lavoro dell’incidente avvenuto; dopodiché il nostro capo deve inviarci senza perdere tempo al Pronto soccorso, dove ci visiteranno, accerteranno la nostra lesione e ci rilasceranno un certificato che noi poi dovremo consegnare al datore. In questo certificato sono scritti anche i giorni in cui dobbiamo restare a riposo da lavoro.
Se l’entità dell’infortunio è lieve è possibile anche andare direttamente dal proprio medico di base, spiegando come e dove è avvenuto l’incidente. Anche in questo caso il medico rilascerà il certificato medico.
Denuncia del datore di lavoro
Se la diagnosi eseguita prevede un’assenza da lavoro superiore a tre giorni, ecco che per il nostro datore di lavoro scatta l’obbligo di denunciare il nostro infortunio all’Inail. In tal modo si attiva tutta la procedura del caso, che comincia con la visita medica effettuata sul lavoratore negli ambulatori dell’Inail.
Il modello di denuncia infortunio deve essere inviato all’Inail per via telematica. Il nostro capo è obbligato a farlo. Se entro due giorni ancora non ha provveduto, rischia una multa che può arrivare anche a 7.745 euro.
Attenzione perché se siamo artigiani o soci titolari, abbiamo il doppio ruolo di assicurati e assicuranti. Dobbiamo cioè sottoscrivere obbligatoriamente l’assicurazione Inail a noi stessi e denunciare comunque nel caso in cui abbiamo un incidente sul lavoro.
La visita medica
Il nostro datore ha comunicato all’Inail l’infortunio. A questo punto, due o tre giorni prima della scadenza della prognosi fatta dal pronto soccorso che ci ha visitato, dobbiamo andare negli ambulatori Inail per una ulteriore visita medica.
I medici dell’Inail durante questa visita capiranno se:
abbiamo bisogno di altro tempo per riprenderci completamente e in questo caso stabiliranno la prosecuzione dell’infortunio oppure, se siamo pressoché guariti, decideranno la chiusura dell’infortunio (in questo caso possiamo tornare a lavorare).
In entrambe le situazioni ci verrà rilasciato un nuovo certificato medico (di prosecuzione o chiusura), che dovremo esibire al nostro datore.
Chi mi copre in caso di infortunio Inail?
Se abbiamo attivato la procedura di infortunio Inail significa che abbiamo superato i 3 giorni di assenza da lavoro. Possono essere quattro giorni così come 15 giorni, oppure un mese o anche di più. Chi ci paga in questo lasso di tempo in cui non possiamo lavorare?
La legge prevede che l’infortunio venga pagato:
per i primi 4 giorni di assenza, dal datore di lavoro. Il lasso di tempo comprende il primo giorno di infortunio, pagato al 100 per cento, e i successivi 3 giorni, pagati al 60 per cento della retribuzione.
dal quinto giorno in poi, sarà l’Inail a farsi carico dell’indennizzo al lavoratore, secondo queste percentuali: il 60 per cento della retribuzione fino al 90esimo giorno di assenza da lavoro e il 75 per cento della retribuzione dal 91esimo giorno fino alla guarigione.
Inoltre a carico dell’Inail ci sono anche tutte le spese per le visite, le diagnosi e l’eventuale acquisto di attrezzature necessarie alla cura, oltre all’esenzione del ticket sanitario per tutta la durata dell’infortunio.
Se l’infortunio causa un danno permanente chi mi indennizza?
Non sempre da un infortunio sul lavoro se ne esce illesi dopo 4 o 5 giorni. Spesso la lesione causata dall’incidente può diventare permanente. Ecco allora che un decreto del 2000 ha introdotto il concetto di danno biologico: cioè una menomazione all’integrità psico-fisica del lavoratore sulla base di diverse percentuali.
Ogni range di percentuale di danno biologico corrisponde a un indennizzo versato dall’Inail. La copertura però spetta solo se il danno è di carattere permanente, cioè non può guarire col tempo e ha pregiudicato ormai la capacità del lavoratore di continuare a svolgere la sue normali mansioni lavorative.
In questi casi l’Inail riconosce al lavoratore con danni permanenti pari o superiori all’11 per cento una rendita diretta, commisurata alla sua retribuzione (per infortuni subiti prima del 2000), mentre per infortuni avvenuti dopo il 2000 la rendita diretta spetta ai lavoratori che hanno subito un danno biologico con una percentuale pari o superiore al 16 per cento.
Infortunio lungo il tragitto casa-lavoro: è coperto dall’Inail?
Dal 2000 [2], oltre al danno biologico è stato introdotto un altro importante concetto, quello del tragitto casa-lavoro, grazie al quale oggi i lavoratori non sono coperti in caso di infortunio solo ed esclusivamente nel momento in cui si trovano nei locali di lavoro, ma sono coperti anche lungo la strada che percorrono normalmente tutti i giorni per recarsi da casa a lavoro. È il cosiddetto infortunio in itinere.
Attenzione però siamo coperti e garantiti solo se facciamo la stessa identica strada, senza cambi di rotta, deviazioni, pause caffè in giro, capatine dal giornalaio ecc. Se inciampiamo nello scalino del bar, mentre ci siamo fermati un attimo a fare colazione, ecco che la copertura assicurativa Inail salta.
Infortunio sul lavoro: quando non spetta il risarcimento?
Attenzione però, non sempre possiamo essere coperti dal risarcimento Inail. Vediamo i principali casi in cui l’Inail ci risponde picche di fronte a un incidente sul lavoro:
abbiamo fatto una deviazione nel tragitto che da casa ci porta al lavoro. in questo caso salta la copertura ci infortuniamo mentre stiamo svolgendo una mansione che non ci viene richiesta e magari in luoghi in cui normalmente non dovremmo essere come dipendenti. Oppure quando teniamo un comportamento imprevedibile e anomalo rispetto al dovuto. quando l’incidente è avvenuto a seguito di un rischio generico, indipendente dalla nostra attività lavorativa
Infortunio Inail: come funziona
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